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Telefonare via Internet: le origini

Le prime apparecchiature telefoniche erano analogiche. Spesso si fa riferimento a queste, soprattutto nei documenti in lingua inglese, come servizi POTS – acronimo di plain old telephone service.

Il servizio di telefonia VoIP per funzionare nel pieno delle proprie potenzialità necessita però di una rete digitale, non analogica. Si dovette aspettare fino ai primi anni 70 per averne una funzionante.

Il lavoro di Bell, pioniere della moderna rete analogica, è importante per comprendere il fenomeno che oggi chiamiamo VoIP. Le reti analogiche che ebbero origine dalle sue scoperte crebbero sempre di più fino a formare la più vasta rete a circuito nel mondo. Vasta e costosa.

Il VoIP nasce nel 1995 e gradualmente sta rimpiazzando le vecchie reti analogiche. La sfida principale da superare per telefonare con Internet divenne quella di rendere stabile la trasmissione dei dati in tempo reale su una rete IP, fronteggiando i relativi problemi di latenza e di jitter.

La voce infatti viaggia sulla rete IP sotto forma di diversi “pacchetti”, proprio come i dati binari: immaginiamo quindi che la nostra voce venga divisa in piccoli pacchetti. Una volta che tutti questi pacchetti giungono a destinazione, vengono ricompattati per formare il segnale originario, ossia la nostra voce.

Presupposto essenziale per telefonare con Internet è quindi che tutti i pacchetti giungano a destinazione nel più breve tempo possibile, per garantire un servizio in tempo reale. La destinazione deve essere inoltre in grado di ricostruire il segnale anche nell’eventualità che alcuni pacchetti siano fuori uso, in ritardo o mancanti, facendo sì che l’utente non si accorga di nessun ritardo, che la comunicazione non subisca pause indesiderate e quindi mantenendo una certa consistenza nello scambio dei pacchetti.

Il progredire della tecnologia Internet ha risolto in parte questi problemi limitando perdite di pacchetti e i ritardi dovuti al cosiddetto problema del congestionamento.

I primi software che permettevano di telefonare via Internet avevano poco controllo sui ritardi fissi, quelli cioè causati dalla distanza fisica dei pacchetti viaggianti; il termine jitter definisce proprio la variazione in questi intervalli. Gli effetti di disturbo del jitter sono stati risolti con successo dai moderni software di telefonia VoIP, che prevedono un buffer jitter che “accumula” i pacchetti in arrivo per ricostruire il segnale, anche se questo significa incrementare in parte il ritardo della trasmissione.

Tuttavia questo sistema risolve il problema del cosiddetto “jitter underrun”: la situazione in cui si verifica un’interruzione dell’audio poichè il pacchetto richiesto non è ancora arrivato o è andato perso.